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Progetto
pubblicato il 04.06.2013

Analisi di posizionamento relativo e di marketing urbano per la città di Santarcangelo di Romagna

Scopo: Definire il benchmarking della città di Santarcangelo rispetto ad un campione di altre 136 città di simili dimensioni, e proporre strategie di sviluppo in chiave turistica
Anno: anni 2007-2008

Nel corso del 2007 il Comune di Santarcangelo di Romagna ha avviato tramite le procedure di Agenda 21 il rinnovo del proprio Piano Strutturale.

L’Amministrazione ha inteso affiancare al Piano uno studio che fosse in grado di fornire indicazioni precise sul posizionamento relativo di Santarcangelo rispetto a un importante campione di città di simili dimensioni del centro nord.

Gli strumenti che potevano fornire un utile contributo al posizionamento socio economico di Santarcangelo di Romagna erano di varia natura e di vario genere, ma ciascuno di essi era caratterizzato dal fatto di rispondere ad esigenze specifiche.

Le domande alle quali ci si proponeva di dare risposta erano in particolare le seguenti:

  1. E’ stato raccolto il parere degli imprenditori sulle proprie attività. Come fare a passare dalla percezione interna del ciclo di vita aziendale ad un termometro dello stato complessivo dell’economia locale?
  2. Porsi in una ottica di marketing del territorio significa anche ascoltare i cittadini, per verificare le loro esigenze, i loro comportamenti e atteggiamenti, e trasmettere alle imprese gli input raccolti. Come procedere all’ascolto della cittadinanza?
  3. Il Comune di Santarcangelo deve essere inserito in una cornice territoriale più ampia, per poterne meglio apprezzare le peculiarità e le caratteristiche: quali sono i territori che potrebbero fornire un riferimento in questo senso?
  4. In Italia stanno evolvendo delle pratiche innovative di gestione del territorio, nonostante la crisi congiunturale e nonostante i tagli dei trasferimenti alle Amministrazioni locali. Ci sono delle pratiche che potrebbero essere interessanti anche per Santarcangelo?

Alcuni strumenti di intervento utilizzati per rispondere:

A. Una indagine su comportamenti e atteggiamenti dei nuclei familiari residenti a Santarcangelo ha consentito di raccogliere elementi di scenario altrimenti non disponibili, e valutare il grado di soddisfazione su una serie di questioni importanti per le politiche del territorio. A questo proposito è stata svolta una indagine campionaria sui cittadini residenti, intervistando circa 400 nuclei familiari.

B. riuscire a collocare Santarcangelo in uno scenario socio economico più complessivo, costruire un termometro, o un “cruscotto di monitoraggio”, dello stato complessivo socio economico locale, implicava la implementazione di una operazione di benchmarking che raccogliesse un significativo numero di indicatori oggettivi, da fonti ufficiali o direttamente sul campo, e che ponesse così il territorio in confronto con altri su una serie ricca e composita di misuratori. La costruzione di un “cruscotto di monitoraggio” ha rappresentato un ulteriore output del lavoro, che doveva peraltro tenere conto di quanto già era stato fatto sul tema. In particolare, l’Università degli Studi di Bologna, sede di Rimini, svolgeva tramite la propria Facoltà di Scienze Statistiche una ricerca per conto del giornale locale “La Voce”, che veniva pubblicata a inizio di ogni anno. L’indagine si è basata su due direttrici fondamentali:

  • prendere in considerazione il territorio delle province romagnole (e il Montefeltro nell’edizione 2006), enfatizzando pertanto la contiguità spaziale delle Amministrazioni locali;
  • sintetizzare in una graduatoria cinque blocchi di indicatori per le aree di valutazione tenore di vita, imprenditorialità, servizi pubblici, struttura socio demografica, Cultura sport e tempo libero, prendendo come riferimento il periodo 2003/2006 in base alla disponibilità dei dati.

Si è posta pertanto la questione di elaborare una “cornice” analitica che potesse essere complementare con quanto già prodotto in inchieste come quella citata.

La strada prescelta è stata quella di privilegiare la dimensione demografica dei Comuni, indipendentemente dalla loro contiguità. Si è pertanto proceduto a selezionare 136 Comuni del centro nord (le regioni prese in considerazione sono Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche) che si collocavano tra 18mila e 30mila residenti.

I 136 Comuni selezionati sono stati poi oggetto di confronto su un “paniere” di indicatori chiave, che hanno puntato a fare luce sul posizionamento relativo di Santarcangelo;

C. La raccolta e sistematizzazione, tramite fonti ufficiali e tramite contatti diretti con le Amministrazioni, di alcune delle migliori pratiche e dei progetti più innovativi messi in atto in Italia per lo sviluppo del territorio, ha fornito interessanti sollecitazioni e stimoli a livello locale, che sono stati oggetto di una apposita schedatura;

D. I vari strumenti conoscitivi sono stati messi infine a disposizione dell’Amministrazione per contribuire alla Conferenza Economica Comunale e per fornire elementi utili alla programmazione successiva.

Per quanto concerne il punto b), il cruscotto di monitoraggio (fra l’altro aggiornabile periodicamente, essendo largamente basato su fonti ufficiali, ad eccezione dei parametri espressamente elaborati e messi a punto per il lavoro) era ad esempio composto dal seguente set di indicatori:

1.      trend della popolazione residente 1991/2005 (dati ISTAT);

2.      Livello dei redditi e dei consumi (dati 2007 modello econometrico Sincron);

3.      numero e densità degli sportelli bancari (dati Bankitalia 2003);

4.      entità dei depositi bancari (elaborazioni su dati Bankitalia);

5.      numero di autovetture circolanti (ACI 2003);

6.      % di autovetture superiori a 2.000 cc. (ACI 2003);

7.      Flussi in uscita, espressi dal pendolarismo giornaliero per motivi di studio o lavoro (dati censuari ISTAT);

8.      Livello di istruzione (incidenza laureati, dati censuari ISTAT);

9.      Livello e trend di terziarizzazione dell’economia locale (dati censuari ISTAT);

10.  Livello di infrastrutturazione turistica (dati ISTAT 2002)

11.  Livello qualitativo della rete di somministrazione (indice Sincron 2007)

12.  Valori immobiliari (dati Osservatorio Mercato Immobiliare dell’Agenzia del Territorio, 1° semestre 2007);

13.  ricchezza immobiliare per abitante (elaborazioni).

Come emerge dalla lettura del set di indicatori utilizzati, l’esigenza di uniformare le fonti riguardo tutti i 136 Comuni esaminati ha condotto necessariamente a un paniere caratterizzato da differenti “età” dei dati stessi, sino in alcune circostanze a dover fare riferimento ai dati censuari per la loro attendibilità e completezza.

In generale, pertanto, la “fotografia” scattata presenta fonti distribuite tra il 2001 ed il 2007.

D’altro canto, l’indagine sulle famiglie ha fornito invece uno stato dell’arte all’autunno 2007, pertanto assolutamente aggiornato; in questo caso, il limite consisteva nella mancanza di riferimenti ad altre situazioni confrontabili.

Aspetti della vita di Santarcangelo

LA CLASSIFICAZIONE DELLE DIMENSIONI URBANE

LE ECCELLENZE:

ARREDO URBANO: 7,4

OFFERTA CULTURALE: 7,4

QUALITA’ DELLA VITA IN COMPLESSO: 7,4

GLI ASPETTI CARATTERIZZANTI:

QUALITA’ DELL’AMBIENTE: 7,2

SERVIZI PER ANZIANI: 7,0

SERVIZI SANITARI: 7,0

FUNZIONAMENTO UFFICI PUBBLICI: 6,9

L’ASPETTO NORMALE (PARI ALLA MEDIA INTERNA):

SCUOLA E FORMAZIONE: 6,8

GLI ASPETTI SUFFICIENTI MA NON CARATTERIZZANTI:

TRASPORTI PUBBLICI: 6,5

SERVIZI PER L’INFANZIA: 6,5

SICUREZZA: 6,4

OPPORTUNITA’ DI LAVORO: 6,1

L’ASPETTO PROBLEMATICO:

TRAFFICO/VIABILITA’/PARCHEGGI 5,3

Un esempio di output relativo al benchmarking

In conclusione è stato elaborato sulla base delle informazioni raccolte un repertorio di 15 interventi strategici finalizzati alla rivitalizzazione a breve, medio e lungo termine del territorio comunale.

 

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